Figlio d’arte per tradizione familiare, e particolarmente portato per vocazione naturale, il giovane Giuliano Bortolomiol, si iscrive alla Scuola Enologica di Conegliano.
La vita da studente si interromperà nel 1943 quando dovrà arruolarsi e cercare di riportare
a casa la pelle.
Subito dopo la guerra, conclude i suoi studi conseguendo il titolo di enotecnico e le sue prime esperienze lavorative di cantina saranno in Friuli e in Puglia.
LA CONFRATERNITA DEL PROSECCO
dovere: come attaccamento al territorio, alla propria gente, un senso di appartenenza atavico che si riconosce attraverso la responsabilità verso il lavoro, verso sè stessi in mezzo agli altri.
Fare: come saper intraprendere, rischiare, mettere in gioco la propria vita con la caparbietà cocciuta di chi vuol raggiungere un risultato a tutti i costi.
Qualcosa: l’invenzione, la creatività, capacità di guardare avanti e ricavare dalle proprie conoscenze quel quid in più, che si aggiunge alle tradizioni millenarie che resistono al tempo.
Nella situazione di degrado economico del dopoguerra, il principale scopo della confraternita era quello di evitare che i viticoltori abbandonassero i vigneti e le campagne, intraprendendo azioni concrete a sostegno del loro lavoro e facilitando il recupero del patrimonio vitivinicolo al fine di favorire la ripartenza dell’economia del territorio.
La Cantina Fratelli Bortolomiol nasce ufficialmente nel 1949 insieme ai fratelli Labano e Guglielmo.
Da qui inizia il nuovo progetto che lo porterà ad essere riconosciuto come l’uomo pensatore, innovatore e visionario del territorio di Valdobbiadene. Un uomo che ha saputo essere il motore di un cambiamento nella qualità e nell’approccio della produzione riuscendo ad imprimere un’identità chiara e riconoscibile alla cantina e il suo marchio.
E’ il 1962 e undici produttori, tra cui Giuliano Bortolomiol, si riuniscono per dare vita al Consorzio di Tutela del vino Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene con un preciso disciplinare di produzione. Questa felice iniziativa diverrà il punto di contatto tra produttori e istituzioni e creerà le basi per ottenere la DOC, Denominazione d’Origine Controllata, concessa dal governo nel 1969.
Fino all’anno 2000, lui è uno degli attori principali sulla scena della produzione del Prosecco e del territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
Ospita sempre con piacere, nella sua cantina, tutte le persone davvero curiose ed interessate alla sua creatura: il suo vino. Ed è attento a preservare quei valori fondanti che lo hanno portato così lontano: le sue attenzioni alle innovazioni e alla ricerca tecnologica.
È così vicino al suo territorio con la partecipazione attiva alla vita imprenditoriale, divenendone così cardine e punto di riferimento.
La sua eredità.
La scena è sempre la stessa…
Giuliano apre la bottiglia, la fa assaggiare e spiega con dovizia di particolari come è arrivato a produrla. È il suo modo di commerciare: far comprendere che quel gusto, quel risultato, sono il prodotto di un lavoro meticoloso.
“Il Brut per essere buono ha maggiori esigenze del classico demisec. Occorre partire dalla vendemmia, operare subito una particolare selezione e continuare a selezionare. Porre attenzione sempre: nella fase di vinificazione in bianco, nella fase di filtrazione immediata dei mosti, nella fermentazione e infine nell’imbottigliamento”
Giuliano Bortolomiol
CENTO ANNI DI SGUARDO AL FUTURO
27 febbraio 1922 – 27 febbraio 2022. Cento anni sono passati da quando, a Valdobbiadene, nasceva Giuliano Bortolomiol, un nome destinato a scrivere un capitolo importante nella storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo la Scuola Enologica di Conegliano, Giuliano decide di restare nella sua terra per ricostruire quanto il conflitto aveva distrutto. E di farlo partendo dal vino.
Tra i fondatori del Consorzio di Tutela, Giuliano è il primo a credere che questo vino dia il meglio di sé nella versione Brut, con residuo zuccherino bassissimo, quando invece prevalevano le versioni Extra Dry e Dry. Un precursore, quindi, che oggi la cantina celebra con un’iniziativa altrettanto innovativa, il Tour del Centenario. Al Parco della Filandetta – Wine&Art Farm Bortolomiol farà conoscere ad appassionati e operatori “l’altro volto” del Prosecco Superiore DOCG: quello di un vino longevo, capace di sfidare il tempo per arricchirsi di note sempre più complesse. Nel corso dell’anno.